Time is running...come diceva il mio capo a Londra.
Due mesi dall'ultimo post.
E torno a scrivere perché sento il bisogno di appuntare il mia TOP FIVE delle telefonate piú sconvolgenti mai ricevute. Di quelle che dopo anni e anni, continui a chiederti come sarebbe stata la tua vita se non avessi risposto, o meglio, se non ci fosse stato il motivo che scatenava la telefonata...perchè ti sembra sempre che quei minuti spesi, con l'orecchio sulla cornetta, abbiano cambiato la tua vita...
5. C.a. fine estate del 2000: la direttrice della mia squadra di pallavolo mi chiama, del tutto inaspettatamente, per dirmi che la squadra sarebbe stata divisa in due e io, ovviamente, finivo nella metá che non mi aggradava.
4. Suona il telefono al lavoro, è la nonna: "Andrea, per caso è successo qualcosa alla macchina che ci sono qui due bei giovanotti in divisa che chiedono di te...?"
ups...
ups...
3. "We're happy with you. You can start on monday, at 10.00...that's ok?"
Londra 2010. E l'inizio della mia vita da "FRATELLI"
Londra 2010. E l'inizio della mia vita da "FRATELLI"
2. Quando chi amavo mi telefona troppe ore dopo rispetto a quanto
avrebbe "dovuto" e io urlavo e dicevo le cose piú sbagliate che potevo
dire e sapevo in ogni secondo di star sbagliando e mi saliva l'angoscia.
Ad ogni domanda sbagliata, ad ogni risposta vaga...mi sentivo piú sola e
lo sentivo piú lontano.
1. Mi chiama la mamma. Ricordo ogni istante di questa telefonata, é come un film al rallentatore impresso nella mia mente. Ado ha avuto un incidente la sera prima. Mi manca il respiro.
É il giorno del mio primo tatuaggio.
Amo quando piove e si esce da una galleria e la pioggia comincia a batte sul parabrezza all'improvviso e tu sei sicura che, per un attimo, batta piú forte, solo per te!
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