Quando ero più piccola scrivevo racconti e ho sempre pensato di chiedere a babbo natale un po di costanza per provare a scrivere un romanzo.
Mi pareva un bel "futuro possibile"; insieme a tanti altri che trovavo allettanti e straordinari.
Come i bambini che sognano di fare gli astronauti...
...solo che io lo sogno ancora di essere una scrittrice, una fotografa, un'attrice, una regista, una designer, un'arredatrice.
Tutte cose che, però, suppongono la presenza di una propensione...di quella maledetta cosa chiamata "TALENTO".
Io invece non ho talento, non ho costanza nè voglia di lottare per diventare "qualcosa".
Vorrei solo che arrivi, vorrei svegliarmi una mattina e scoprire che so fare bene qualcosa e poi decidere di farlo per tanto, tanto tempo!
Odio le medicine americane che non mi fanno passare il mal di testa.
Amo quando mi diverto tanto da non sentire la stanchezza.
martedì 31 gennaio 2012
lunedì 23 gennaio 2012
sonno e veglia..
Non capisco cosa sento...durante il giorno va tutto abbastanza bene, ma di notte faccio incubi sempre uguali e quando mi sveglio in piena notte con il cuore a mille e le lacrime agli occhi non ricordo cosa avveniva nel sogno, ma sento addosso un gran disagio e piango.
Poi dormo di nuovo e spesso mi sveglio ancora, non so dire quanto tempo sia passato, ma ho sempre la stessa paura conficcata nell'aorta.
Poi dormo di nuovo e spesso mi sveglio ancora, non so dire quanto tempo sia passato, ma ho sempre la stessa paura conficcata nell'aorta.
Quando sono sveglia tutto sembra diverso, anzi, mi stupisco della mia serenitá e mi sorprendo a interrogarmi sull'assenza di dolore...che io sia davvero riuscita a prepararmi psicologicamente all'inevitabile, questa volta?
Allora di notte cosa succede? Di notte compaiono i fantasmi che ho tentato di ricacciare; quando dormo tutto la mia "preparazione prsicologica" é inutile!
Allora di notte cosa succede? Di notte compaiono i fantasmi che ho tentato di ricacciare; quando dormo tutto la mia "preparazione prsicologica" é inutile!
Amo disegnarmi addosso con ogni sorta di penna e pennarello.
Odio quando qualcuno mi da una notizia di merda senza preoccuparsi di quanto faccia male.
domenica 22 gennaio 2012
16-12-2011
Time is running...come diceva il mio capo a Londra.
Due mesi dall'ultimo post.
E torno a scrivere perché sento il bisogno di appuntare il mia TOP FIVE delle telefonate piú sconvolgenti mai ricevute. Di quelle che dopo anni e anni, continui a chiederti come sarebbe stata la tua vita se non avessi risposto, o meglio, se non ci fosse stato il motivo che scatenava la telefonata...perchè ti sembra sempre che quei minuti spesi, con l'orecchio sulla cornetta, abbiano cambiato la tua vita...
5. C.a. fine estate del 2000: la direttrice della mia squadra di pallavolo mi chiama, del tutto inaspettatamente, per dirmi che la squadra sarebbe stata divisa in due e io, ovviamente, finivo nella metá che non mi aggradava.
4. Suona il telefono al lavoro, è la nonna: "Andrea, per caso è successo qualcosa alla macchina che ci sono qui due bei giovanotti in divisa che chiedono di te...?"
ups...
ups...
3. "We're happy with you. You can start on monday, at 10.00...that's ok?"
Londra 2010. E l'inizio della mia vita da "FRATELLI"
Londra 2010. E l'inizio della mia vita da "FRATELLI"
2. Quando chi amavo mi telefona troppe ore dopo rispetto a quanto
avrebbe "dovuto" e io urlavo e dicevo le cose piú sbagliate che potevo
dire e sapevo in ogni secondo di star sbagliando e mi saliva l'angoscia.
Ad ogni domanda sbagliata, ad ogni risposta vaga...mi sentivo piú sola e
lo sentivo piú lontano.
1. Mi chiama la mamma. Ricordo ogni istante di questa telefonata, é come un film al rallentatore impresso nella mia mente. Ado ha avuto un incidente la sera prima. Mi manca il respiro.
É il giorno del mio primo tatuaggio.
Amo quando piove e si esce da una galleria e la pioggia comincia a batte sul parabrezza all'improvviso e tu sei sicura che, per un attimo, batta piú forte, solo per te!
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